La stampa 3D ha un futuro nel furniture design. Una stampante 3D di grande formato, infatti può dare vita ad una sedia, a un mobile o a un qualsiasi complemento d’arredo. Basta studiare la giusta forma, ancora meglio se ingegnerizzata già in ambiente CAD con analisi FEM (Metodo degli Elementi Finiti) per verificare preventivamente meccanica dei solidi e resistenza allo stress da carico.
Lo ha insegnato il concorso “Una seduta per 3DiTALY”, una call per designer e creativi organizzata da 3DiTALY Pescara in collaborazione con WASP, DezignLab, Designforcraft e Filoalfa.
Obiettivo della call era la progettazione di una seduta da stampare interamente in 3D o in parti stampate in 3D componibili con altri materiali. Una seduta dalla forma facilmente stampabile (stampa solida e senza supporti), usabile; non tanto artistica e decorativa ma una seduta funzionale e smart.
Sono pervenuti oltre 100 progetti, dalle forme più stravaganti a quelle più minimali.
I sette finalisti hanno avuto la possibilità di partecipare alla full immersion di stampa 3D: 2 giorni di fabbricazione additiva e laboratorio di stampa 3D con Delta Wasp 3MT.
Di fatto si è trattato del primo contest in Italia dedicato alla progettazione e realizzazione di un prodotto di arredamento ready-made. Il successo e il coinvolgimento del pubblico è stato notevole, soprattutto grazie alla stampa 3d live con la Delta WASP da 3MT.
Ha vinto Mould
Il vincitore del contest è stato Vincenzo Fantini che si è aggiudicato come premio la stampante 3D Delta WASP 20/40.
La sua sedia “Mould” prevede la stampa in un unico blocco di PLA. Il designer ha previsto un certo studio nell’ergonomia raggiungendo il giusto compromesso tra solidità e flessibilità.
Gli altri finalisti sono stati Ilaria Ventrella con “Twist” (seduta componibile); Helder L. Santos con “Stone” (sedia monoblocco per esterni, dove la forma risolve il problema del ristagno dell’acqua in caso di pioggia); Edoardo Lauri con “Flow Chair” (seduta con reazione della forma allo stress da carico); Fausto Melchiorre con “Rubber” (design ispirato ai comuni elastici); Sacha Madarena con 180 (seduta per bambini che capovolta diventa dondolo); Gino Nicolas Fogante con G-Chair (seduta monoblocco ispirata alla calligrafia della lettera G.