Per quanto complessità importanza della logistica dietro l’arrivo di un pacco Amazon siano prevedibili, resta sempre difficile da immaginare nella reale portata. Ancora di più, l’indispensabile tecnologia alle spalle, tra le più evolute e alla costante ricerca di ulteriori progressi. Una delle ragioni, tra le meno visibili, della costante competitività dell’azienda.
L’aspetto meno noto di tutto questo è però probabilmente un altro. Per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo nella gestione dei magazzini, uno dei principali poli a livello mondiale si trova in Italia, per la precisione, a Vercelli.
«Siamo uno dei tre siti al mondo, l’unico al di fuori degli USA, sede di un centro robotico per l’innovazione – sottolinea Stefano La Rovere, direttore di Amazon Mechatronics -. Sviluppiamo nuove tecnologie di robotica industriale, meccatronica e impacchettamento automatico, ormai da venticinque anni». A giustificazione della scelta, un periodo durante il quale sono scaturite diverse novità, oltre a confermare la validità del comparto italiano, ancora ai vertici mondiali per affidabilità e capacità progettuale.
Per la maggior parte, l’attività dell’Innovation Lab di Vercelli è rivolta a ottimizzare i processi di ricezione dei prodotti dai venditori, gestione di magazzino, prelievo, imballaggio e consegna. Sempre di più però, con l’attenzione rivolta anche all’ergonomia delle postazioni di lavoro, intesa anche come parte della sicurezza, e soprattutto alla sostenibilità. Aspetti sempre più importanti anche dal punto di vista dei benefici e non solo dell’immagine.
«Un progetto parte spesso dalle segnalazioni dei nostri dipendenti – riprende La Rovere -. Individuata una possibile soluzione, sviluppiamo un primo prototipo, dal quale passare a una fase alfa di test, incentrata sulle funzionalità, per poi proseguire con una fase beta quando pensiamo di aver trovato una configurazione finale, e arrivare infine alla messa in opera».
Quatto passi nell’innovazione guidata da Amazon
Tra gli esempi più interessanti, quattro meritano di essere raccontati. A partire da Flat Sorter Robotic Induct, un macchinario intelligente pensato per assicurare il movimento dei pacchi attraverso il centro di distribuzione a velocità regolare, costante e ordinata.
In particolare, grazie a sensori intelligenti, FSRI individua i pacchi in qualsiasi punto del nastro trasportatore, mentre un braccio robotico interviene per raccoglierli e farli proseguire lungo un altro tratto di percorso. La parte più interessante è la particolarità del braccio. Con una serie di ventose coordinate ma autonome, utili per maneggiare con delicatezza pacchi di qualsiasi forma e dimensione.
A un passo successivo, è necessario applicare l’etichetta, considerando forme e dimensioni dell’imballaggio, praticamente impossibili da standardizzare. La soluzione di Universal Robotic Labeller è una tecnologia di etichettatura automatica ad alta velocità, in grado di selezionare la dimensione più adatta e migliorare posizionamento e adesione sulle superfici irregolari.
Una serie di ottiche al servizio anche di un braccio robotico, permette di sistemare il collo in modo corretto per l’applicazione dell’etichetta. In base alle forme e alle dimensioni, selezionatala tra una serie di possibili misura, stampata e applicata all’istante.
«Nel tempo il sistema memorizza i dati di lavorazione, per alimentare un sistema di Machine Learning. Informazioni utili per applicare al processo l’Intelligenza Artificiale e riuscire così a prevedere meglio le operazioni».
Si spostano le merci non gli operatori
Cuore dell’attività di un’azienda come Amazon è la gestione del magazzino. Vale a dire, ricezione e stoccaggio dei prodotti, e successivo prelievo in fase di consegna. Il processo ruota intorno a Tote, una sorte di unità di misura interna. Nient’altro di una scatola di dimensioni fisse, con relativo codice a barre, all’interno del quale vengono inseriti i prodotti per i movimenti interni, a loro volta codificati.
Il passo avanti in questo caso è di quelli tra i più interessanti per la tecnologie utilizzata e per l’approccio sui compiti degli operatori. In pratica, ribaltando la visuale grazie a due elementi, Amazon Robotics e i Pods.
Il primo, un robot basso, stile pulisci pavimenti ma più grande, in grado di muoversi in autonomia per il magazzino, trasportando i Pods dalla posizione di stoccaggio alla postazione utente. Il quale non si deve più muovere lungo le corsie per mettere e prelevare i prodotti, ma si limita a interagire con il carrello automatico da una postazione fissa.
«Robotics Floor è il cuore di un centro di distribuzione. Ci consente di rivoluzionare la gestione dell’inventario, dando priorità alla sicurezza e al comfort dei dipendenti. Migliaia di unità motrici possono muoversi in totale sicurezza in un’area del magazzino chiusa alle persone».
Interessante anche la gestione della sicurezza. In caso sia necessario l’intervento manuale per risolvere una situazione imprevista, l’addetto Amazon entrerà fisicamente nella zona di movimento con indosso una sorta di giubbotto smart. Questo, si limita a interrompere ogni movimento in un’area di sicurezza, mentre oltre le attività possono continuare. Si evita così di bloccare tutte le operazioni.
Il pacco su misura, conveniente e sostenbile
Infine, Automated packaging technology, soluzione ricavata adattando una normale macchina per buste. Il nuovo sistema crea all’istante imballaggi su misura del prodotto e non più secondo dimensioni prestabilite, ritagliando l’esatta quantità di involucro necessaria. Con diverse ripercussioni. Prima di tutto, il prodotto non si muove all’interno dell’imballaggio e quindi è più protetto. Inoltre, la macchina è in grado di utilizzare carta totalmente riciclata. Ne scaturisce una significativa riduzione nei consumi, con relativi risparmi e maggiore sostenibilità. In più, con un processo di termosaldatura in grado di eliminare l’utilizzo di colle per la chiusura.
«Negli ultimi cinque anni abbiamo investito oltre 700 milioni di dollari nello sviluppo di oltre mille tecnologie al servizio dei nostri centri – conclude Stefano La Rovere -. Soluzioni pensate per migliorare i processi e la qualità del servizio, ma anche sicurezza ed ergonomia sul posto di lavoro, pensando sempre di più anche alla sostenibilità».